RICEZIONE DEI SEGNALI ATV 
IN BANDA AMATORIALE 10 GHz
CON UN LNB MODIFICATO

 

PREMESSA

Lo spettro concesso agli OM sui 3 cm va da 10.450 a 10.500 MHz.
Per quanto riguarda l'ATV si utilizza lo standard FM, che è sostanzialmente il sistema in uso per la televisione via satellite, con sottoportante audio a 6.5 Mhz (e qui le cose variano da stato a stato); così  si riesce ad utilizzare con successo la tecnologia a basso costo disponibile sul mercato TVSAT.

Ricordo brevemente che un sistema rx TVSAT è composto da: un'antenna parabolica,un LNB, cioè un convertitore da 10.7-11.7 GHz a 850-1750 MHz  montato nel fuoco della parabola  e un ricevitore video FM 850-1750 MHz.


In dettaglio, si ottengono ottimi risultati con un LNB dotato di oscillatore locale a 9.75 GHz e rumore quanto più basso possibile, compatibilmente con la spesa che si vuole affrontare. Ricordo che è MEGLIO utilizzare un LNB MONOBANDA (un unico OL), in quanto i circuiti di ingresso sono ottimizzati per la parte BASSA dello spettro TVSAT (10.7 - 11.5 GHz), e quindi più vicina alle nostre frequenze.

Si No No


E' ovvio che occorre abbassare il limite di banda inferiore (10.7 GHz) di almeno 300 MHz (meglio 400, per riuscire a ricevere anche chi trasmette a 10.318, frequenza non ammessa in Italia ma molto usata nel resto del mondo.)

Ci sono sostanzialmente tre sistemi per ottenere questa riduzione:

  • Utilizzare un ricevitore TVSAT ESTESO (da 650 MHz in su').

     Non sono molto comuni ma esistono. In tal caso 10.400 - 9.75 = 650 MHz. 

  •   Interposizione di un "ADX extender" fra l'LNB e l'RX TVSAT.

    L'extender è un convertitore (era utilizzato qualche anno fa, prima della comparsa sul mercato di LNB con OL a 9.75 GHz, per la ricezione dei "canali nascosti" di ASTRA 1D) che sposta di 500 MHz verso l'alto i segnali inviati dal LNB verso l'RX.  Quindi, per esempio, un segnale a 10.400 MHz sarà inizialmente convertito dall'LNB a 650 MHz (10.400 - 9.750 = 650 MHz), poi alzato di 500 MHz dall' extender (650 + 500 = 1150 MHz),  e quindi agevolmente ricevuto dall' RX TVSAT. Questo è il sistema utilizzato dalla maggioranza degli OM francesi e svizzeri; il record del mondo ATV 10GHz (530 Km) è stato ottenuto utilizzando questi extender da entrambe le parti.

  • modificare l'LNB abbassando la frequenza dell'OL

Da 9.75 GHz a, diciamo, 9.45 GHz (10.400 - 9.450 = 950 MHz.   Ed è  questa la soluzione che vedremo di seguito.  Gli LNB hanno una vite di sintonia, ma purtroppo il range di regolazione non è sufficiente per i nostri scopi.



         Vediamo come ovviare all' inconveniente!

Prima di ogni altra cosa, bisognerebbe sapere come funziona un convertitore, e poi possiamo mettere mano al nostro cacciavite e al saldatore, per ottimizzarlo per la nostra banda.
Un convertitore, posto al centro di una parabola, è in grado di rilevare i segnali delle bande KU, e convertirle sulla banda dei ricevitori satellitari che si estende da 900 Mhz a 2000 MHz circa.  Tale conversione, è operata mediante un oscillatore locale, la cui frequenza viene "sommata" a quella del ricevitore, mediante un apposito circuito.   Generalmente, in un convertitore ci sono due oscillatori locali: uno  a 9.750 Mhz e l'altro a 10.600 Mhz, per poter trasferire i segnali da 10.700 a 11.700 e da 11.700 a 12.750 MHz.

Ora, facendo un banale calcolo, possiamo stabilire che alla frequenza più bassa del ricevitore (900 MHz), siamo in grado di ricevere la frequenza minima di 10.650 MHz e cioè: 9750 + 900 Frequenza oscillatore locale  = Frequenza minima del ricevitore (10650 MHz  frequenza più bassa ricevibile).

A questo punto, per poter ricevere i segnali televisivi sulla banda radioamatoriale, che ricordiamo essere da 10.300 a 10.500 MHz, è necessario agire sulla frequenza dell'oscillatore locale, visto che la frequenza del ricevitore non è facilmente modificabile

Vediamo come si effettua la modifica:

Una volta aperto il nostro convertitore, a questo proposito raccomando di rimediarne uno con bassa cifra di rumore (0.6-0.7 dB), dobbiamo trovare il nostro oscillatore locale, che di solito viene chiuso in una scatolina di ferro sigillata, dove all'esterno è presente una vite di taratura.
Come detto, nel convertitore ci sono due scatoline, due viti di taratura ( Fig. 1 ), e dunque due oscillatori locali; a questo punto dobbiamo capire quale andare a modificare 


Fig.1

I più fortunati, troveranno una scritta accanto alla vite di taratura, come H e L, che indicherà l'oscillatore per la banda alta (H = 10.600 MHz) e bassa (L = 9.750 MHz); ai più sfortunati, non rimarrà altro che provare a girare una delle due viti per capire quella da modificare, non prima però di aver sintonizzato un segnale noto.

Proprio questo sarà il problema principale per tutti coloro che intendano modificarsi un LNB, e cioè quello di poter disporre di un segnale noto, un generatore di segnali, o un analizzatore di spettro: dovendo modificare una frequenza, dobbiamo poterla confrontare durante il nostro intervento.

Il nostro obiettivo è quello di abbassare la frequenza dell'oscillatore locale, in modo tale da abbassare anche la finestra di ricezione, di circa 400 MHz. Dobbiamo dunque essere in grado di verificare questa frequenza, comparandola ad un lettore, o altro.

In totale mancanza di strumentazione, che coincide con la maggior parte dei nostri lettori, possiamo però usare uno stratagemma : possiamo tenere una parabola puntata su un satellite, su una emittente di frequenza nota, e considerarla una frequenza campione.  Una volta che mettiamo mano alla vite, già possiamo stabilire se questo è l'oscillatore giusto.

Una volta sintonizzata l'emittente, possiamo delicatamente spostare la vite che ci sembra più opportuna: se il video scompare, abbiamo trovato l'oscillatore giusto.


Fig.2

Ora che abbiamo capito quale modificare, passiamo alla parte operativa: aprire tutti e due gli scatolotti degli oscillatori; troverete proprio sotto la vite di taratura un disco (DRO) che risulta attaccato al circuito stampato con un punto di colla. Staccate, sempre delicatamente, il DRO dell'oscillatore di banda alta. ( quello per capirci che non cambia la frequenza degli 11 GHz )

Ora, il concetto è questo: lo spessore del DRO è fondamentale per la frequenza. Come vedrete, il DRO della banda alta è meno spesso di quello per la banda bassa e ciò equivale a dire che più è alto è lo spessore del DRO, è più è bassa la frequenza dell'oscillatore.

Infatti, il DRO dei 10.600 MHz è più basso di quello dei 9.750 MHz. 
 
Per poter ricevere la frequenza radioamatoriale, dobbiamo dunque aumentare lo spessore del DRO della banda bassa. Per far ciò, possiamo usare il DRO di banda alta, è porlo sopra quello di banda bassa.

( Naturalmente, se se ne ha la possibilità, niente ci vieta di utilizzare un DRO recuperato da un NLB fuori uso. )

Ora viene la parte più delicata: lo spessore totale raggiunto (DRO basso + DRO alto) è troppo elevato, infatti la frequenza d'oscillatore risulta essere attorno agli 8.000 MHz.   Dobbiamo dunque limare un po' il nostro DRO  e raggiungere una frequenza intorno ai 9.400 MHz, secondo la formula: 9400 + Freq. oscillatore 1 = Freq. minima ricevitore (10300 Freq. minima radioamatoriale).

Dunque, mano alla carta vetrata, o ad un disco abrasivo montato su un mini trapano, e diamo via alla limata generale !

A titolo di puro riferimento, posso dire che un DRO per i 9750 MHz (versione originale) misura circa 2 mm. Un DRO modificato ( pila di DRO ) per la banda radioamatori risulta essere di circa 2,8 mm.

Ora non ci rimane altro che limare fino al raggiungimento della giusta frequenza, facendo qualche prova con la nostra emittente precedentemente sintonizzata; ovviamente, la frequenza dovrà risultare più bassa di circa 350 Mhz.    Se abbiamo diminuito l'oscillatore di 350 MHz, la frequenza risulterà più bassa di 350 MHz !

Fate infine attenzione a non mettere colla tra i due DRO posti uno sull'altro, altrimenti non vi è continuità di risonanza.  Il modo migliore è quello di porre un piccolo punto di colla sul fianco dei due DRO, proprio per tenerli fermi uno sull'altro come in Fig.3.


Fig.3

  Per finire, qualche ulteriore piccolo consiglio: molti avranno difficoltà a lavorare con una parabola vicino e poter verificare di volta in volta la frequenza. Sappiate che, nelle grandi città, sono presenti moltissimi segnali a livello terrestre e dunque potreste anche cercare un riferimento televisivo, come un trasferimento o un ponte di servizio. 

Ogni volta che provate lo spessore del DRO, ricordatevi di spegnere sempre il ricevitore, visto che arrivano 13 Volt al convertitore ed è facile mettere in corto qualcosa  nel montare e smontare la nostra scatola. Inoltre, ogni volta che fate una prova con il DRO, è necessario richiudere bene il tutto, per evitare auto oscillazioni.

Ragazzi, non mi rimane altro che salutarvi, e augurarvi buon lavoro !