Lattosio e glutine | |
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Negli ultimi anni si sono diffusi test sedicenti "di tolleranza", riferita agli alimenti, praticati nelle farmacie o in laboratori qualificati, assolutamente privi di validità scientifica. L'invariabile risultato è che la persona testata non può mangiare latte, pane, cibi contenenti lievito, uova e qualcos'altro secondo fantasia. Non è raro che le persone che si attengono a queste indicazioni, grazie al fatto di mangiare meno grassi, eliminare i derivati del latte e ridurre la quantità assoluta di cibo, oltre che per una forte carica di suggestione positiva, si sentano meglio. Tuttavia i test suddetti sono privi di valore: giocano sulla confusione fra allergia, intolleranza e difficoltà digestiva di certi alimenti, senza dimostrare niente. Appartengono al mondo medico "alternativo", che non tiene nessun conto del metodo galileiano basato sulla verifica statistica controllata di osservazioni ripetute. Chiunque può inventare, dandole una parvenza scientifica, una prova cui sottoporre un povero paziente e prescrivere rimedi di fantasia. E' in auge e piace agli alternativi il Vega test, basato su un concetto che dovrebbe stupire chi ha una minima formazione culturale in biologia. Le "vibrazioni" del Vega hanno il sapore di una presa in giro e rassomigliano alle pratiche degli sciamani, anche loro, peraltro, efficaci tra le popolazioni ove sono utilizzate. Altrettanto ridicolo è ai miei occhi l'esame del capello per scoprire malattie generali. Mi chiedo come una persona adulta possa credere a simili stupidaggini. L'indagine scientifica non può estrapolare da un capello un quadro clinico nemmeno nei più avanzati laboratori di ricerca, figuriamoci in una farmacia. Il fascino che per qualcuno ha un approccio con aura di magia, corroborato dal valore sacrificale di diete severe prescritte con sicurezza e affermazioni tanto perentorie quanto arbitrarie di cui la medicina alternativa fa abbondante uso, sono forse la spiegazione di questa credulità e disponibilità a metodiche in cui personalmente non riesco a trovare senso (mi domando: ci crederanno i loro propugnatori?). Rimanendo con i piedi sul terreno di una scienza provata, si possono dimostrare allergie con i prick test (punturine intradermiche) e i patch test (cerotti impregnati di antigene, per le allergie da contatto) oppure con il RAST (reazioni anticorpali del paziente con antigeni per esempio alimentari, tramite un prelievo di sangue). Tutto il resto, a mio modesto parere, è una grande frottola (o bufala o sola, secondo il dialetto preferito). Le allergie da anticorpi circolanti o localizzati alla pelle possono essere causa di eczemi, orticaria, sintomi respiratori, shock in casi estremi. C'è da dire che non ho mai visto una diagnosi così inflazionata: troppo spesso è etichettato come allergico chi non lo è affatto. L'allergia piace al paziente, piace al medico, piace a tutti, una cura antiallergica e soprattutto un dieta rigida che escluda questo e quello non si nega a nessuno. Del resto la storia della medicina è costellata di cure nutrizionali che rivelano tutta la loro inutilità appena si scopre la vera causa della malattia cui sono dirette. Ne sono state vittime pazienti del passato ammalati di tubercolosi, di sifilide, di ulcera, costretti a sofferenze alimentari oltre a quelle della loro patologia. Le intolleranze alimentari dimostrabili sono un problema diverso dalle allergie. Quelle note e dimostrabili sono relative al lattosio e al glutine. Il lattosio è lo zucchero del latte e dovrebbe essere digerito (scisso) dagli enzimi delle cellule intestinali in due monosaccaridi, glucosio e galattosio. In carenza dell' enzima digestivo specifico, il lattosio o funziona come un lassativo (diarrea) o produce gonfiore per l'attacco dei batteri intestinali (che lo digeriscono dando luogo a gas). Molti casi di meteorismo sono da lattosio. Facile da dimostrare, la sensibilità al lattosio, comune nelle popolazioni mediterranee, è rimediabile con l'eliminazione di latticini freschi e l'eventuale uso di enzima esogeno in capsule. L'altro grande capitolo dell'intolleranza è occupato dal glutine, componente proteica del frumento e dell'orzo, che, ingerito da individui sensibili produce infiammazione dell'intestino, alterazione dei villi assorbenti e perciò malassorbimento di componenti alimentari nutritivi (Celiachia). I casi conclamati di Celiachia (Sprue non tropicale) presentano, per una reazione allergica di solito confinata all'intestino, diarrea e difetti di sviluppo fisico, ma in molti individui le manifestazioni sono modeste o atipiche (una variante è la Dermatite erpetiforme, manifestazione cutanea molto pruriginosa).* Un esame del sangue permette lo screening e una biopsia del tenue la conferma dell'anomalia, che sarà corretta da una dieta priva dei cereali responsabili. Per restare nel concreto, senza inseguire invenzioni o chimere diagnostiche e terapeutiche, queste sono le intolleranze e le allergie dimostrabili attualmente. L'obiezione che oppongono gli alternativi a sostegno delle loro teorie è l'efficacia delle cure conseguenti. Ricordiamo allora che l'ottanta per cento dei sintomi riferiti a un medico hanno una componente psicosomatica e qualsiasi cura, anche sbagliata, può funzionare purché accettata positivamente dal paziente; inoltre, la vis medicandi naturae guarisce da sola buona parte delle piccole malattie: i piccoli malanni passano senza bisogno di cure. Gli pseudofarmaci o gli stessi farmaci si prendono meriti che non hanno. Se il paziente è fiducioso, la probabilità di efficacia di una terapia è massima. E gli appassionati di medicina alternativa hanno una credulità somma e dogmatica nelle teorie dei loro medici alternativi, pari all'ostilità verso la medicina convenzionale. * Vedi in questa stessa serie di articoli : Segni cutanei di mal digestione. |
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Francesco Dallera |